Il nome “Stigliano” è, di probabile derivazione popolare, dal latino aquae stygianae, in quanto dette acque sarebbero paragonabili, a quelle altrettanto paludose dello Stige, fiume dell’oltretomba reso celebre dai testi della tradizione greco-latina e dantesca. Le terme, oggi chiamate di Stigliano, si trovano nella zona del Comune di Canale Monterano, immersa nel verde. Delle Terme Bagni di Stigliano si ha notizia fin da epoca etrusca e romana, periodi nei quali le terme erano già conosciute per le proprietà benefiche e le tipiche caratteristiche termali. Numerosi sono stati gli scavi archeologici e le ricerche storiche per ripercorrere la storia e i passaggi umani delle terme di Stigliano. Sono stati ritrovati frammenti di bucchero, databili al VI sec. a.C. Si ipotizza inoltre, la presenza di un tempio dove era presente una statua, probabilmente di Apollo, ritrovata attorno al 1928, priva di testa e, in seguito, asportata. Tracce della importante e prolungata presenza dei Romani emergono nel parco del complesso termale odierno e ne è testimonianza il passaggio della consolare via Clodia che, dopo il primo tratto da Ponte Galeria fin nei pressi di Bracciano, si divideva in due rami di cui uno portava alle Acque Apollinares Veteres, Bagni di Stigliano (dove le truppe trascorrevano la quarantena), e da qui a Tarquinia, mentre l’altro puntava al Forum Clodii (S. Liberato, vicino Bracciano) e proseguiva per Blera collegando le Aquae Apollinaris Veteres alle Aquae Apollinaris Novae, Terme di Vicarello. La presenza di strutture ricettive termali è dunque antica ma, solo nel XVIII secolo, i principi Altieri, una famiglia romana di nobili origini, fecero costruire un albergo per ospitare le persone che volevano sostare e beneficiare dei luoghi. Il Grand Hotel Terme di Stigliano, attuale struttura ricettiva, è attrezzato con tutti i comfort, mantenendo il l’ambientazione termale e il tracciato storico delle epoche precedenti.
[Scheda di Angela Testa e Gaetano Mercadante]
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