Palazzo Tittoni

Nella piazza principale, nel cuore del centro storico di Manziana, si affaccia un imponente edificio monumentale, ricostruito alla fine del Cinquecento dall’architetto Ottavio Nonni, detto il Mascherino, allievo del Vignola. Il palazzo incorpora i due torrioni a pianta quadrata appartenenti alla scomparsa Rocca di Santa Pupa, un tempo posseduta dai Prefetti di Vico. Questa famiglia, che aveva conquistato la zona nel Duecento, vi aveva edificato il proprio Castrum Sanctae Pupae, quando il nome di Manziana non compariva ancora in alcun documento. Nel 1290 il castello fu venduto all’Ospedale di Santo Spirito in Sassia, il più antico ospedale d’Europa, fondato nel 727 sul Lungotevere, nei pressi della basilica di San Pietro, per offrire alloggio, assistenza e cure ai pellegrini diretti a Roma. Qui risiedevano il vicario e il castellano, incaricati di amministrare la giustizia e di convocare il Consiglio degli Huomini Capannari della Mantiana, che aveva sede nel palazzo. A partire dal Quattrocento, il castrum iniziò a deteriorarsi e, nel 1596, fu sostituito da un nuovo palazzo che ne inglobava le principali strutture, comprese le torri quadrate, ancora oggi visibili all’interno. La costruzione fu affidata al Mascherino, accademico di San Luca, inviato a Manziana durante il pontificato di Sisto V per realizzare il Palazzo Baronale di Santo Spirito. L’edificio fu concepito come centro della giurisdizione feudale, ma anche come residenza estiva del barone. I lavori iniziarono nei primi anni del 1590 e si conclusero alla fine del secolo, con un’imponente struttura destinata a conferire prestigio alla sede ufficiale del Commendatore di Santo Spirito. Un’ala dell’edificio, invece, fu destinata alla conservazione di prodotti agricoli e derrate alimentari. Sul portale d’ingresso fu collocata una doppia croce patriarcale scolpita, ancora oggi visibile. Dopo secoli di proprietà papale, nell’Ottocento l’edificio fu acquistato da Vincenzo Tittoni, membro di una famiglia di patrioti, politici e imprenditori agricoli. Suo fratello Angelo Tittoni, amico del celebre pittore russo Karl Brjullov, ospitò l’artista nel palazzo durante gli ultimi anni della sua vita. Brjullov, autore del celebre dipinto Gli ultimi giorni di Pompei, soggiornò a Palazzo Tittoni tra il 1850 e il 1852, dove fu amorevolmente assistito dal medico di famiglia. Durante quel periodo, realizzò oltre quaranta opere tra ritratti, disegni, acquerelli e un piccolo album di schizzi, che rimasero nella collezione privata dei Tittoni. Un’iscrizione, posta nel 2002 dall’Accademia russa delle Belle Arti e dal Comune di Manziana, recita: “In questo palazzo dal 1850 al 1852 visse e lavorò il grande pittore russo Karl Pavlovic Brjullov (1799-1852). Qui morì il 23 giugno 1852.” La stanza in cui soggiornò l’artista è tuttora conservata con l’arredo originale per volontà della famiglia. Dopo Vincenzo e Angelo, fu il senatore Tommaso Tittoni a ristrutturare e ampliare ulteriormente il palazzo. Alle spalle della facciata che si affaccia sulla piazza, ornata dalla fontana quadrilobata progettata dal Mascherino, il prospetto posteriore ingloba le due torri del castrum e si apre su un piccolo giardino, dove crescono piante esotiche secolari. Tra queste, una palma da cocco con un tronco di 350 cm di circonferenza e 16 metri di altezza, un leccio con una circonferenza di 300 cm e un ippocastano di 285 cm. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nell’estate del 1944, i tedeschi in ritirata intendevano far esplodere le mine anticarro stoccate nei sotterranei di Palazzo Tittoni. Fortunatamente, il loro piano non fu attuato, ma alcune porte dell’edificio mostrano ancora i fori dei proiettili utilizzati durante le esercitazioni. Negli anni Sessanta, Palazzo Tittoni fu adibito a sede delle scuole medie di Manziana.

Angela Testa e Gaetano Mercadante
Fonti:

Manziana


Monia Guredda, Le origini e la storia secolare di Palazzo Tittoni a Manziana
05/10/2018, in L’agone nuovo, associazione culturale
https://www.parcobracciano.it/area-protetta/comuni/manziana/
Francesca Amore, L’ultima dimora di Brjullòv: la famiglia Tittoni 12 Ottobre 2017 in https://www.cinquecolonne.it/lultima-dimoradi-brjullov-la-famiglia-tittoni.html