Il Palazzo Ducale, noto anche come Castello Orsini-Altieri, è uno degli edifici più rappresentativi dell’antico borgo di Monterano. Le origini del castello risalgono probabilmente all’VIII secolo, quando Monterano era sede vescovile. Studi recenti e analisi architettoniche hanno infatti portato alla luce l’ipotesi che proprio nel sito occupato dal palazzo sorgesse l’antica Cattedrale di Santa Maria Assunta, risalente all’età carolingia. Inizialmente concepito come roccaforte, l’edificio sorgeva nella parte più alta dell’abitato, svolgendo una funzione difensiva strategica. Nel XII secolo, fu costruita una torre in muratura a pianta quadrata con funzione difensiva. Successivamente, nel XIII secolo, intorno a questa torre venne eretto un recinto, identificato come la prima rocca del borgo. Durante il tardo Quattrocento, la famiglia Orsini acquisì Monterano, apportando significative modifiche al castello e contribuendo allo sviluppo del borgo: le mura perimetrali furono ricostruite e vennero aggiunte delle eleganti torri cilindriche. Non è difficile notare la somiglianza di queste torri con quelle del castello di Bracciano, anch’esso proprietà degli Orsini. Tuttavia, fu con l’avvento della famiglia Altieri nel XVII secolo che il palazzo conobbe una trasformazione radicale. Nel 1672 iniziarono i lavori per trasformare il castello rinascimentale in una residenza nobiliare, sotto la guida iniziale dell’architetto Carlo Fontana. Nel 1679, su incarico del principe Altieri desideroso di esprimere il prestigio della famiglia, Gian Lorenzo Bernini intervenne sulla Fortezza di Monterano, incaricato di definire la pianificazione di ristrutturazione del palazzo in un raffinato palazzo barocco e la realizzazione di nuove opere architettoniche nel borgo. Una delle sue opere più celebri fu la decorazione della facciata esterna che si affaccia su Piazza Lunga, dove progettò una fontana scenografica: la Fontana del Leone. La scultura raffigura un leone in posizione dominante che colpisce la roccia con le zampe, facendo sgorgare l’acqua, un elemento simbolico di grande impatto visivo. Questa fontana è divenuta uno dei simboli distintivi di Monterano. Bernini modificò anche la facciata principale del palazzo, unendo con un loggiato a sei arcate le due torri preesistenti: quella a sinistra, di forma quadrata e risalente al XII secolo, fungeva da mastio medievale, mentre quella a destra, di forma circolare, era un’aggiunta quattrocentesca attribuita ai lavori degli Orsini. Una preziosa testimonianza visiva dell’aspetto del palazzo ci viene offerta da un dipinto del 1781 realizzato da G. Barbieri, conservato nel Palazzo Altieri di Oriolo. Nonostante gli sforzi degli Altieri per rivitalizzare Monterano, il borgo iniziò a declinare alla fine del XVIII secolo. Una devastante epidemia di malaria nel 1770 decimò la popolazione locale, accelerando l’abbandono dell’area. Successivamente, l’assalto delle truppe francesi contribuì ulteriormente allo spopolamento del borgo, lasciando il palazzo e le altre strutture in rovina. Oggi, il Palazzo Ducale o Castello Orsini-Altieri si presenta come un’affascinante rovina immersa nella Riserva Naturale Regionale Monterano. Le sue vestigia, insieme ad altri edifici storici del borgo, attirano visitatori e studiosi interessati alla storia, all’architettura e alla natura. Il sito offre un’opportunità unica per esplorare le tracce di un passato ricco e complesso, testimoniando le trasformazioni architettoniche e sociali che hanno caratterizzato Monterano nel corso dei secoli.
Fonti: