Page, Russell (Lincoshire 1906 – Londra 1985)
Montague Russell Page è stato uno dei più grandi architetti paesaggisti inglesi del ‘900. nato nel 1906, secondo figlio di Harold Ethelbert Page, avvocato a Lincoln. iniziò a dedicarsi al giardinaggio fin da piccolo e da adolescente lavorò in diversi giardini durante le vacanze estive. Ha studiato alla Charterhouse School, Surrey, dal 1918 al 24, e successivamente ha studiato alla Slade School of Fine Art di Londra, dal 1924 al 26, con il professor Henry Tonks, ricevendo una istruzione da pittore che in futuro gli sarebbe tornata molto utile. Dal 1927 al 1932 studiò arte a Parigi. Qui conobbe André de Vilmorin, la cui famiglia da 200 anni commerciava in semi e piante, e in collaborazione con questi iniziò a dedicarsi ai giardini. Al suo ritorno in Gran Bretagna, Page fu assunto dall’architetto paesaggista Richard Sudell e iniziò a ristrutturare i giardini di Longleat, lavoro che sarebbe continuato per molti anni.
Dal 1935 al 1939 lavorò in collaborazione con Sir Geoffrey Jellicoe. Tra i loro vari progetti, Page e Jellicoe hanno lavorato alla Royal Lodge, Windsor; Ditchley Park, Oxfordshire; Holme House, Regent’s Park, Londra; Charterhouse School e Leeds Castle, Kent e in Francia. Durante la Seconda guerra mondiale, Page prestò servizio nel dipartimento di guerra politica britannica in Francia, Stati Uniti, Egitto e Sri Lanka. Nel 1947, Page sposò Lida Gurdjieff, nipote del maestro spirituale G. I. Gurdjieff, ed ebbero un figlio, David, ma divorziarono nel 1954. Fu poi sposato con Vera Milanova Daumal, vedova del poeta Rene Daumal ed ex moglie del poeta Hendrick Kramer, fino alla morte di Lei, nel 1962. Page ha disegnato centinaia di giardini, dalla natia Gran Bretagna alla Francia, alla Spagna, all’Italia, al Belgio, all’Olanda alla Svizzera, alla Persia, al Libano, all’Egitto, agli Stati Uniti, all’Australia, al Messico, al Cile, al Venezuela, in tutti i Caraibi. Sarebbe difficile trovare in questi un motivo comune, uno stile facilmente rintracciabile: anche se forse egli è più noto per i disegni formali e simmetrici, e le piante potate, in realtà ha sempre adattato i propri giardini al luogo, al carattere dell’edificio, all’ambiente. Molte le influenze nel suo lavoro: egli stesso ammetteva di essere stato ispirato dal giardino di Hidcote, conosciuto da ragazzo, dai suoi viaggi in oriente, dalla tradizione francese. Sensibilissimo all’approccio storico del giardino, Russell Page fu innovatore secondo la corrente che da William Morris porta a Gertrud Jekyll e a Edwin Lutyens. L’approccio di Page abbraccia sia l’esperienza del giardino classico sia quella del giardino informale e naturale. L’acqua è presente come elemento significativo, in un rimando di suggestioni che rinvia al giardino islamico; le numerose specie vegetali impiegate nascono dall’esperienza maturata nei numerosi viaggi. Dal 1945 al 1962, Page visse e lavorò in Francia, ottenendo incarichi come paesaggista in Europa, Medio Oriente e Nord e Sud America, dove unì i suoi talenti artistici e botanico-colturali. Ha intrapreso tutti i tipi di allestimenti paesaggistici, da piccoli giardini privati a parchi e tenute e spazi pubblici, progetti diversi che riflettevano la sua comprensione delle tradizioni di giardinaggio europee e islamiche e la sua vasta conoscenza di alberi e piante. Al quartier generale PepsiCo di New York, Page non solo ha pianificato la lavorazione terreni, incluso uno splendido giardino di ninfee, ma è stato anche coinvolto nella selezione e ubicazione della scultura da esporre nel parco. Page ha continuato a lavorare fino alla sua morte, nel gennaio 1985. I suoi progetti in Gran Bretagna includevano quelli per John Aspinall a Port Lympne, nel Kent; il Marchese di Bath a Longleat; il duca di Beaufort a Badminton House, nonché per le stazioni di servizio del Gruppo Granada e gli studi televisivi. Lavora il più delle volte per una clientela prestigiosa. In Europa progettò giardini, tra gli altri, per il duca e la duchessa di Windsor e il barone Guy de Rothschild. In Italia è attivo a partire dagli anni Cinquanta, dapprima in Piemonte dove viene invitato dalla famiglia Agnelli a intervenire nella loro villa di Villar Perosa; a Moncalieri realizza la villa Silvio Pellico e sulla collina torinese la villa d’Agliè per la famiglia Giacosa. Sempre nell’Italia settentrionale nel 1969 è a Vistorta in Friuli, nella proprietà del conte Brandolini d’Adda. Altri suoi giardini sono nel Lazio, a San Liberato (1964-67) presso Bracciano, per Maria Odescalchi e Donato Sanminiatelli e a Tor San Lorenzo dove, per Lavinia Taverna, realizza l’importante giardino della Landriana (dal 1967), al quale la stessa proprietaria fornisce un apporto significativo. A La Mortella, nell’isola di Ischia (dal 1956) residenza del compositore William Walton e di sua moglie Susana, si misura con l’archetipo del giardino mediterraneo declinandolo in direzione di una esuberanza di gusto tropicale senza omettere alcuni richiami in chiave zen.
Testimonianze consistenti del suo lavoro emergono dai continui scambi di opinioni nella corrispondenza con tecnici e giardinieri e sono anche conservate al Metropolitan Museum of Art di New York, alla Frick Collection e alla New York University, Nel 1962, è stato pubblicato il libro di Russell Page “L’educazione di un giardiniere”, ora riconosciuto come un classico nel campo della progettazione paesaggistica e della piantumazione di giardini. L’approccio di Page al design del giardino può, probabilmente, essere meglio colto dalle sue stesse parole: “Sia che stia realizzando un paesaggio o un giardino o che allestisca un balcone, per prima cosa affronto il problema come artista che compone un’immagine; la mia preoccupazione è nelle relazioni tra gli oggetti”.
Angela Testa e Gaetano Mercadante
Fonte:
https://gardenmuseum.org.uk/archive_categories/russell-page-archive/
Fondazione William Walton https://www.lamortella.org/chi-siamo/russell-page