Mazzanti, Ludovico – Pittore. (Roma, 5 dic. 1686 – Viterbo, 29 ag. 1775).
Dopo un’infanzia a Orvieto, nel 1700 si trasferisce a Roma per formarsi artisticamente nella bottega di Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccia. Qui entra in contatto con il vivace ambiente culturale del primo Settecento, influenzato dalla poetica barocca e classicista. Determinante per il pittore, oltre alla lezione del Baciccia e del Lanfranco, è quella di Carlo Maratti, principale esponente della corrente classicista, legata agli ambienti dell’Arcadia e dell’Accademia di San Luca.
Tra il 1703 e il 1705 partecipa ai concorsi dell’Accademia di San Luca, distinguendosi tra i migliori. Nel 1708 ottiene il primo premio sotto la presidenza di Maratti e Gaulli.
Nel 1713 è incaricato di affrescare il triangolo superiore della facciata del Duomo di Orvieto, ispirandosi all’Incoronazione della Vergine di Lanfranco. La sua carriera prosegue tra Umbria, Lazio e Toscana. Nel 1731-32 opera a Viterbo, dipingendo nel duomo l’Apparizione della Vergine a S. Lucia. Nel 1733 si trasferisce a Napoli, dove lavora per diverse chiese della città e dei dintorni.
Tra il 1740 e il 1744 alterna la sua attività tra Orvieto e Roma. Nel 1744 è eletto accademico di San Luca e pastore arcade con il nome di Oropito Teoclideo, ottenendo un importante riconoscimento per la sua arte e cultura. Nel 1748 entra a far parte dell’Accademia Clementina di Bologna.
Durante la sua maturità artistica, si dedica a numerose opere nel Viterbese. Nel 1753 realizza l’Assunzione della Vergine nel duomo di Sutri e, poco dopo, a Civitella d’Agliano, dipinge l’Immacolata Concezione con i Santi Pietro e Callisto per l’altare maggiore della chiesa parrocchiale, oltre alla Vergine con il Bambino e i Santi Callisto, Gregorio, Ludovico e Lucia, considerata un capolavoro del rococò romano. A lui sono attribuiti anche due dipinti raffiguranti San Bernardino da Siena e San Nicola di Bari nell’Oratorio di Santa Maria delle Grazie.
Probabilmente nello stesso periodo realizza a Viterbo l’Annunciazione alla Vergine per la chiesa del Suffragio, oggi conservata al Museo del Colle del Duomo, la Madonna al Sepolcro nella chiesa dei Santi Faustino e Giovita e la Visione di Sant’Ignazio a La Storta, già nella chiesa viterbese di Sant’Ignazio.
A San Michele in Teverina affresca la Cappella del Santissimo Sacramento nella chiesa di San Michele Arcangelo. L’opera, firmata e datata 1772, viene attribuita in parte ai suoi allievi Filippo Naldini e Gaetano Sortini, poiché l’artista, all’epoca ottantaseienne, mostra un tratto differente dal suo stile originario.
Trascorre gli ultimi anni di vita a Viterbo, dove muore il 29 agosto 1775. Viene sepolto nella chiesa degli Agostiniani, detta la Trinità.
BIBL. – G.B. Crocoli, Inediti nella Teverina di Ludovico Mazzanti, pittore orvietano, in “Biblioteca e Società”, 1993, n. 1-2; DBI, v. 72, pp. 514-517; I. Faldi, Pittori viterbesi di cinque secoli, Viterbo 1970, p. 74; www. archeoares.it/sezione-storico-artistica/annunciazione-di-lodovico-mazzanti/.
[Scheda di G. S. Pannuti]