La Chiesa Rupestre di Santa Fortunata è un antico luogo di culto situato a Sutri, nella provincia di Viterbo. Si sviluppa in località Pian Porciano, nel suburbio meridionale di Sutri, fuori Porta Romana, affacciandosi sulla via Cassia ed è servita a sud dalla via Nepesina, oggi Strada dei Creti. Considerata una delle più antiche chiese della zona, il complesso rupestre sorse intorno all’anno 1000 su un antico sito preesistente, occupato già a partire dal periodo paleocristiano da anacoreti e comunità monastiche, forse a sua volta sorto su un preesistente luogo di culto etrusco. Un atto di donazione del 1023 rivela l’esistenza di una cella “Sancta Fortunata de Sutrio” che dipendeva dal monastero romano dei Santi Andrea e Gregorio al Celio, confermando l’importanza del sito come luogo di culto e riflessione spirituale. La chiesa è interamente scavata nel tufo, tipico della regione, e presenta una struttura semplice ma suggestiva. All’interno, erano presenti affreschi di epoca medievale, alcuni dei quali sono stati salvati dall’incuria e oggi custoditi presso il Museo del Patrimonium di Sutri. Fino al 1960, nei pressi della chiesa esisteva una sorgente ritenuta miracolosa per l’allattamento. Era tradizione per le partorienti recarsi in pellegrinaggio per bere l’acqua che vi sgorgava, così da poter beneficiare delle sue proprietà taumaturgiche che avrebbero favorito un allattamento senza problemi di mancanza di latte. Oggi, la Chiesa di Santa Fortunata è in stato di abbandono, ma fa parte del Parco urbano dell’antichissima Città di Sutri, istituito nel 1988, che tutela e valorizza il patrimonio storico e archeologico della zona.
Fonti:
- wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Fortunata
- duemmepi.altervista.org/blog/la-chiesa-di-santa-fortunata-a-sutri