Chiesa di San Pancrazio (Isola Farnese)

La Parrocchia di San Pancrazio nell’Isola Farnese è un luogo di culto di grande rilevanza storica. Secondo alcune fonti, la sua edificazione risale al 1400, mentre altre retrodatano la fondazione al 1200, basandosi sulla presenza di un affresco raffigurante San Bartolomeo Apostolo, San Giuliano nell’atto di uccidere i genitori e la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre, datato IV secolo. La chiesa, realizzata nel XV secolo dalla famiglia Orsini, proprietaria del Castello dell’Isola Farnese, fu consacrata il 20 aprile 1559 dal Vescovo Terpolitano, che concesse un anno di indulgenza perpetua per l’anniversario della dedicazione. Questa disposizione è confermata da un decreto del 1630 del Cardinale Domenico Ginnasi, vescovo di Porto. La parrocchia fu eretta canonicamente nel 1590 e, oltre a essere dedicata a San Pancrazio, era anche intitolata alla Beata Vergine Coronata. L’edificio presenta una struttura a tre navate, separate da arcate. La navata centrale, più ampia e più alta delle laterali, è absidata e riccamente affrescata. La copertura è a capriata lignea. Le navate laterali, più basse, terminano con edicole e hanno un tetto spiovente sorretto da travi in legno. La tripartizione interna è leggibile anche all’esterno grazie alle differenti altezze delle navate. La facciata, intonacata in giallo chiaro, è piatta e continua fino al campanile. Il portale d’ingresso è sovrastato da un rosone circolare, entrambi incorniciati da sobrie modanature in marmo bianco. All’interno della chiesa si trovano diverse opere d’arte di rilievo: sul lato sinistro della porta d’ingresso, un affresco raffigura la Madonna col Bambino insieme ai Santi Giovanni Evangelista e Antonio Abate, accanto a una scena della Natività. Questo affresco porta l’iscrizione con la data e l’autore: Giulio di Mastro Cola della Bordella, 1520. Nella navata destra è conservato un prezioso crocifisso in legno del XV secolo, attribuito alla scuola toscana. Sempre nella navata destra, il fonte battesimale presenta lo stemma della famiglia Farnese, antichi proprietari del borgo. La Cappella della Madonna del Rosario, che ospita una tela raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Domenico e Caterina da Siena, attribuita al Cavalier d’Arpino. La tela è circondata da 15 piccole formelle che rappresentano i Misteri del Rosario. Nella navata sinistra, la cappella dedicata al santo titolare contiene una tela di San Pancrazio Martire, opera del Pomarancio. Un elemento di particolare interesse è l’acquasantiera situata a destra dell’ingresso, composta da due capitelli di epoca romana, tra i quali è inserito un marmo paleocristiano scolpito con due colombe che bevono a una sorgente. Nel novembre 2013, è stato inaugurato un nuovo portone in bronzo, composto da formelle che narrano i momenti salienti della vita di San Pancrazio Martire, realizzato dagli artisti Pino Schiti e Sara Chirico.

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