Il Bosco di Santo Celso si affaccia sulla riva del Lago Sabatino ed è parte del Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano. È caratterizzato dalla presenza di alberi ad alto fusto, con una predominanza di cerri. Conosciuto anche come “La Piantata”, non è di origine naturale, ma frutto dell’intervento umano: gli alberi ,infatti, sono disposti in file evidenti e appaiono relativamente giovani. In autunno il bosco braccianese si colora grazie alla presenza di numerosi funghi, che possono essere raccolti. Per quanto riguarda la fauna, vi si trovano il picchio rosso e il picchio verde. La strada provinciale circumlacuale, costruita negli anni ’80 per convogliare le acque reflue al depuratore prima che raggiungano il lago, costeggia il bosco. Lungo il suo percorso, tra la vegetazione, si possono ancora vedere i resti di un’antica villa romana. La spiaggia su cui si affaccia il bosco è caratterizzata da grandi massi di origine vulcanica. Lungo la riva crescono cannucce di palude e piccoli gruppi di ontani, pioppi e salici. Questa vegetazione ripariale offre un ambiente ideale per la nidificazione del cigno reale, specie non autoctona, ma ormai ben naturalizzata. Durante l’estate è possibile osservare le famiglie di cigni nuotare con i loro piccoli dal caratteristico piumaggio grigio, i cosiddetti “brutti anatroccoli” della fiaba di Andersen. Tra la vegetazione spontanea e la strada perimetrale l’uomo ha piantato robinie, pini domestici e oleandri. Nel tratto di lago antistante il bosco, soprattutto tra l’autunno e la primavera, prima dell’arrivo dei bagnanti, è possibile avvistare numerose specie di uccelli acquatici: piro piro piccolo, gabbiani comuni, ballerine bianche, germani reali, gallinelle d’acqua e tuffetti. Si possono talvolta scorgere anche oche, aironi, e nelle acque più aperte, svassi maggiori, svassi piccoli in gruppi numerosi, moriglioni, folaghe e qualche cormorano.
Angela Testa e Gaetano Mercadante
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