Stazione di sosta della via Clodia (informazione ricavabile dalle iscrizioni rinvenutein loco), a circa 40 chilometri da Roma, collocabile sull’altura di San Liberato, a nord di Bracciano, lungo la costa del lago che porta a Trevignano. Le origini di questo sito sono incerte, alcuni studiosi reputano che Clodio Vestale, un triumviro monetale, sia il suo fondatore con periodizzazione attorno al 43 a.C. Probabilmente dal periodo di Augusto, Forum Clodii è stata sede della praefectura Claudia con presenza di numerose iscrizioni onorarie della famiglia augustea. Residui di tipo archeologico di Forum Clodii sono poco numerosi, degne di menzione una lapide rinvenuta nei locali del convento dei padri agostiniani di Bracciano, grazie al certosino lavoro dell’archeologoi Garrucci, svoltosi attorno al 1864 e un’ulteriore lapide ritrovata dove attualmente si erge la Chiesa di San Liberato. Presso quest’ultima, nell’Ottocento, si trovarono tracce di una villa romana cosiddetta Pausilypon Mettiae Hedonei, appartenente alla donna Mettia Hedone, e alcuni resti di un acquedotto sotterraneo, eretto per volontà dell’imperatore Traiano. Forum Clodii comprendeva un’area molto estesa, da Manturanum, dall’attuale Monterano e Montevirginio, dove si trovavano i templi dedicati alla Dea Bona fatti costruire proprio da un autoctono, fino alle Aquae Apollinares, terme rispettivamente situate a Stigliano e Vicarello; marginale e incerta l’inclusione di Tolfa e Rota. Forum Clodii riuscì ad essere rigogliosa grazie alla creazione della via consolare Clodia, che apportò valore alla città fino al punto di ospitare una sede di Curia vescovile e, probabilmente divenire anche la sede episcopale, anche se di questa notizia non sono pervenuti accertamenti documentati. La scomparsa di Forum Clodii è poco chiara, si ipotizza una violenta incursione longobarda attorno al 573 e, contemporaneamente un’epidemia di malaria, restano supposizioni, avvalorate dallo spostamento della Curia di Forum Clodii a Manturanum.
[Scheda di Angela Testa e Gaetano Mercadante]
Fonti: