La Chiesa della Madonna del Parto di Sutri, situata ai piedi del colle Savorelli nella zona archeologica, rappresenta un affascinante esempio di trasformazione e continuità religiosa nel corso dei secoli. Interamente scavata nel tufo, la chiesa risulta invisibile dall’esterno, rivelandosi solo una volta varcato l’ingresso, un dettaglio che richiama le sue antiche origini. Le radici della struttura risalgono al I-II secolo d.C., quando l’ambiente ipogeo venne utilizzato come mitreo, un luogo di culto dedicato al dio Mitra. Questo culto misterico, diffuso tra i soldati romani, si svolgeva in spazi sotterranei che evocavano la grotta cosmica, simbolo della nascita e della rigenerazione. Ancora oggi, all’interno dell’antico mitreo di Sutri, è visibile il fonte battesimale utilizzato per le cerimonie di iniziazione dei fedeli. Con l’espansione del cristianesimo, la grotta subì una significativa trasformazione. Dopo l’editto di Teodosio nel 380 d.C., che sancì il trionfo della religione cristiana sugli antichi culti pagani, il mitreo fu convertito in chiesa cristiana. Inizialmente dedicata a San Michele Arcangelo, figura associata alla lotta contro le forze del male, fu poi intitolata alla Madonna del Parto, in onore della maternità di Maria e della nascita di Gesù. La chiesa, scavata nel tufo, si articola in tre principali sezioni. L’ingresso conduce a un vestibolo quadrato, dove si possono ancora ammirare affreschi che raffigurano la Madonna con i Santi, San Cristoforo e scene legate alla vita di San Michele del Gargano. Proseguendo, si accede all’ambiente principale, una sala rettangolare suddivisa in tre navate: la navata centrale, coperta da una volta a botte, e le due laterali, caratterizzate da un soffitto piano e da una banchina scavata nella roccia. In fondo, si trova la zona absidale, di forma rettangolare, che conserva tracce di affreschi trecenteschi raffiguranti la Natività. Gli affreschi che decorano la chiesa risalgono principalmente al XIV secolo e costituiscono una preziosa testimonianza dell’arte sacra medievale nella Tuscia. Sebbene molti siano andati perduti, quelli ancora visibili permettono di cogliere l’intensa devozione popolare che ha attraversato i secoli. La Chiesa della Madonna del Parto non è solo un luogo di culto, ma un simbolo della continuità e della trasformazione dei riti religiosi nel tempo. La sua storia incarna il passaggio dalla religiosità pagana a quella cristiana, offrendo una prospettiva unica sulle dinamiche culturali dell’Italia centrale. Oggi, inserita all’interno del Parco urbano dell’antichissima Città di Sutri, istituito nel 1988, rappresenta una meta imperdibile per i fedeli e per gli appassionati di storia e archeologia, un luogo dove il sacro e il profano, il passato e il presente, si intrecciano in un dialogo senza tempo.
Fonti:
- parchilazio.it/chiesa_madonna_del_parto
- wikipedia.org/wiki/Chiesa_della_Madonna_del_Parto
- archeoares.it/blog/gli-affreschi-della-madonna-del-parto-di-sutri/