Piazza Tommaso Tittoni

Piazza Tommaso Tittoni è il cuore pulsante di Manziana e rappresenta non solo il centro geografico della cittadina, ma anche il fulcro della sua vita sociale, culturale e storica. Le origini di Piazza Tittoni sono strettamente legate alla storia di Manziana. Nel XII secolo, l’area era conosciuta come Castrum Sanctae Pupae, uno dei principali possedimenti della famiglia dei Prefetti di Vico. Nel 1596, sul sito dell’antico castello, venne edificato il Palazzo Tittoni, che incorporò due torrioni a pianta quadrata del vecchio castrum. Questo palazzo divenne il fulcro attorno al quale si sviluppò l’attuale piazza. Nel XVIII secolo, il palazzo servì come sede ufficiale del Commendatore di Santo Spirito e come magazzino per prodotti agricoli. Nel 1887, la famiglia Tittoni, che ha avuto un ruolo di rilievo nella storia locale e nazionale, contribuendo significativamente al Risorgimento italiano e alla politica del paese, acquistò l’edificio. La denominazione della piazza, infatti, rende omaggio alla famiglia, in particolare a Tommaso Tittoni, illustre diplomatico e ministro degli esteri italiano. Al centro della piazza si trova una fontana risalente al 1733, attribuita all’architetto Ottaviano Mascherino, noto per il suo contributo all’architettura rinascimentale e barocca italiana. Mascherino, allievo del Vignola, è ricordato per opere come il Palazzo del Quirinale a Roma e la Chiesa di San Salvatore in Lauro. La realizzazione della fontana si inserisce nel contesto dello sviluppo urbanistico di Manziana, promosso dall’Arcispedale di Santo Spirito, che all’epoca deteneva il controllo del territorio. La piazza centrale fu progettata per diventare il fulcro della vita cittadina, e la fontana ne divenne l’elemento centrale. Presenta una pianta quadrilobata, una caratteristica distintiva che conferisce eleganza e armonia all’intera struttura. Questo design particolare era già presente nella planimetria disegnata da Ottaviano Mascherino per la piazza, evidenziando l’attenzione dell’architetto per l’integrazione armoniosa degli elementi architettonici nel contesto urbano. Al centro della fontana si erge una vasca rialzata, dalla quale sgorga l’acqua che poi si riversa nelle vasche sottostanti, creando un gioco di cascate e riflessi.

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