Le Olmate di Oriolo Romano

Le Olmate, così definite per la loro estensione sequenziale lungo viali alberati e si estendono da Montevirginio fino ad Oriolo Romano. Nascono a partire dal XVII secolo, nel periodo in cui la famiglia Altieri diede incarico al noto architetto Carlo Fontana, per la realizzazione di “Villa Delizia”. Era prevista la presenza di due corridoi alberati di circa 1.500 metri, con gli olmi distribuiti equamente fra i due lati del sentiero centrale. Il primo lato alberato partiva da Palazzo Altieri a Piazza Umberto I per terminare alla Portineria del Convento dei Padri Carmelitani Scalzi di Montevirginio, mentre il secondo collegava il Convento dei Padri Francescani di Oriolo con la strada che si concludeva presso Canale Monterano. Agli albori degli anni ’70, gli olmi furono colpiti da una malattia epidemica, la grafiosi (un fungo ad alta trasmissibilità con conseguente morte dell’albero per essiccazione) che, obbligò, nel 1984, il Comune a sostituire le piante malate con diverse tipologie di quercia. L’aggiunta di nuove piante è dovuta, inoltre, al necessario rilascio di CO2 (anidride carbonica) nell’oriolese e a nuove esigenze urbanistiche dove la connessione natura-uomo sia ristabilita da criteri di convivenza e inscindibile parallelismo vitale.

[Scheda di Angela Testa e Gaetano Mercadante]

Fonti: