La chiesa della Visitazione nacque come parte di un convento di monache clarisse, la cui costruzione iniziò nel 1641 su progetto dell’architetto braccianese Orazio Turriani, esponente del barocco romano. Il finanziamento dell’opera fu sostenuto dalla comunità di Bracciano e dal duca Flavio Orsini. Le monache vi si insediarono il 16 giugno 1669, rimanendovi fino alla soppressione del convento nel 1800 a seguito dei decreti napoleonici. Dopo alcuni anni di abbandono, nel 1834 il convento fu restaurato per volontà del duca Marino Torlonia e divenne sede delle suore agostiniane del Divino Amore, che vi gestirono un collegio femminile. Il restauro, sostenuto anche dall’Amministrazione Comunale e da benefattori, portò alla realizzazione della facciata neoclassica e alla sistemazione interna della chiesa, alla quale risale il quadro ad olio raffigurante la Visitazione. Della struttura originaria restano un’edicola dipinta nella controfacciata e la pregevole mensola del tabernacolo dell’altare maggiore. Nel 1873, con la soppressione degli ordini religiosi, il convento passò allo Stato e, nel 1908, al Comune di Bracciano. Nonostante le condizioni di degrado dell’edificio, la chiesa rimase aperta al culto. Nel 1910 il Comune decise di vendere il convento, costringendo le suore del Divino Amore a trasferirsi nella nuova casa di via Flavia nel 1912. Abbandonato per anni e usato occasionalmente dalle truppe di passaggio, tra il 1921 e il 1922 il convento fu destinato a case popolari per famiglie senza tetto, mentre la chiesa mantenne la sua funzione religiosa, testimoniando ancora oggi la lunga storia del complesso.
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