Bosco Macchia Grande di Manziana

La Macchia Grande di Manziana è una delle più estese e significative aree boschive della regione Lazio, situata nel territorio dei Monti Sabatini. Questo ecosistema forestale, che si estende per circa 600 ettari, rappresenta un importante relitto delle antiche selve che un tempo ricoprivano l’Italia centrale. La sua protezione e valorizzazione sono fondamentali non solo per la conservazione della natura, ma anche per la fruizione consapevole da parte delle generazioni future.

La Macchia Grande è una foresta mesofila dominata prevalentemente da cerri (Quercus cerris), con la presenza di altre specie tipiche della macchia mediterranea come il leccio (Quercus ilex), l’orniello (Fraxinus ornus) e il carpino nero (Ostrya carpinifolia). La vegetazione del sottobosco è ricca di arbusti e piante erbacee tra cui il pungitopo (Ruscus aculeatus), il biancospino (Crataegus monogyna) e diverse specie di felci. L’area presenta una biodiversità particolarmente elevata grazie alla varietà di habitat presenti. La Macchia Grande è infatti caratterizzata da zone umide temporanee, piccoli corsi d’acqua e radure, che favoriscono la presenza di numerose specie animali e vegetali. Dal punto di vista faunistico, la foresta ospita una ricca comunità di mammiferi, tra cui il cinghiale (Sus scrofa), la volpe (Vulpes vulpes), l’istrice (Hystrix cristata) e il tasso (Meles meles). Numerosi sono anche gli uccelli, con specie stanziali e migratorie come il picchio rosso maggiore (Dendrocopos major), la ghiandaia (Garrulus glandarius) e la poiana (Buteo buteo). Non mancano rettili e anfibi, tra cui la biscia dal collare (Natrix natrix) e il tritone crestato italiano (Triturus carnifex), indicatori della buona qualità ambientale dell’area. La Macchia Grande si trova su un substrato vulcanico, eredità dell’attività del complesso vulcanico Sabatino avvenuta tra 600.000 e 40.000 anni fa. Il suolo è ricco di materiali piroclastici e presenta una tessitura prevalentemente argillosa, caratteristica che favorisce la ritenzione idrica e la formazione di pozze temporanee, fondamentali per l’ecosistema locale. Il clima della Macchia Grande è di tipo temperato submediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati relativamente secche. Tuttavia, l’ombreggiamento fornito dalla fitta copertura arborea contribuisce a mantenere un microclima più umido e fresco rispetto alle aree circostanti, favorendo la persistenza di specie vegetali e animali sensibili alla siccità. La Macchia Grande di Manziana svolge un ruolo ecologico fondamentale nella regolazione del microclima locale, nella protezione del suolo dall’erosione e nella conservazione della biodiversità. L’area è protetta e inserita all’interno del Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano, a testimonianza del suo valore naturalistico e scientifico. Attività di monitoraggio e gestione sostenibile sono essenziali per la tutela di questo habitat, minacciato da fattori quali l’espansione urbana e il cambiamento climatico. La gestione della Macchia Grande di Manziana è affidata all’Università Agraria di Manziana, un ente che si occupa della tutela e valorizzazione del patrimonio agro-silvo-pastorale del territorio. L’Agraria ha un ruolo fondamentale nella manutenzione dell’area, nella regolamentazione dell’uso delle risorse naturali e nella promozione di pratiche sostenibili. Il Comune di Manziana, invece, ha il compito di vigilare sulla corretta fruizione dell’area, promuovere iniziative di educazione ambientale e coordinare eventuali progetti di valorizzazione in collaborazione con enti locali e regionali. Il Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano contribuisce ulteriormente alla salvaguardia dell’area, integrando le strategie di protezione con quelle delle altre aree protette della regione. Oltre al suo valore scientifico, la Macchia Grande è una meta privilegiata per il turismo naturalistico e l’educazione ambientale. Sentieri escursionistici e percorsi didattici permettono ai visitatori di esplorare il bosco in modo responsabile, favorendo la conoscenza e il rispetto di questo straordinario ecosistema.

Fonti:

Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano

Università Agraria di Manziana.

Comune di Manziana

Studi scientifici su flora e fauna condotti dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Pubblicazioni geologiche sui Monti Sabatini a cura dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).