Lago di Martignano

Perla tra i monti Sabatini situato nella campagna del Lazio centro settentrionale a circa trenta chilometri da Roma, il lago di Martignano ha le sponde divise tra i territori di tre Comuni: Campagnano di Roma, Anguillara Sabazia e Roma; tuttavia, l’area limitrofa è totalmente priva di insediamenti urbanistici e il bacino giace incastonato in un paesaggio integralmente agreste. Le sue acque riempiono un cratere vulcanico estinto (come quelli di Baccano, Stracciacappa, Laguscello, Lagomorto e Monterosi) con una lunghezza di 2,015 e una larghezza di 1,545 chilometri ha un perimetro di 6 chilometri e occupa un’area di 2,440 chilometri quadrati; è ubicato a 207 metri sopra il livello del mare e raggiunge una ragguardevole profondità di 60 metri. Il lago ha alcuni piccoli immissari, per lo più stagionali, mentre non ha alcun emissario, nonostante sia molto vicino al bacino del lago di Bracciano, non ha collegamenti con esso.
Gemma segreta, sfuggita miracolosamente ai poteri distruttivi dello sviluppo, il lago di Martignano, per il suo isolamento da importanti vie di comunicazione e per gli scarsi stabilimenti umani nei suoi paraggi, costituisce un vero miracolo di integrità ecologica ed è classificato tra i primi laghi più puliti d’Italia. I versanti boscosi, la vegetazione riparia, l’abbondanza dell’ittiofauna, fanno del lago di Martignano un’autentica oasi, un monumento naturale da proteggere con estrema serietà, sostenibilità e collaborazione tra gli agricoltori e il Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano, il più giovane tra i parchi del Lazio istituito nel 1999, che sono impegnati per mantenerla intatta. Sul Lago, infatti, affacciano poche importanti attività agricole multifunzionali, in prevalenza biologiche, senza insediamenti abitati tranne qualche rara residenza agricola e tre agriturismi. Non è raggiunto da strade asfaltate, quindi non è possibile raggiungere il Lago con mezzi propri se non accedendo dagli ingressi degli agriturismi, è possibile però parcheggiare in un’area pubblica di sosta non custodita, sul versante di Anguillara Sabazia, con servizio di navetta che collega il parcheggio con il lago dove nessun percorso è stato costruito nel circuito perimetrale, consentendo al luogo di restare pressoché incontaminato.
Questo estremo isolamento e l’incantevole paesaggio rurale sono stati considerati perfetto scenario per l’ambientazione della casa della Fata Turchina nello sceneggiato televisivo “Le avventure di Pinocchio” di Luigi Comencini che è stato uno dei primi film girati in sito, cui ne sono susseguiti molti nel corso degli anni. Quanto a incanto, il piccolo lago di Martignano, custodisce un magico segreto: a circa otto metri di profondità vi sono tronchi d’albero parzialmente fossilizzati, alcuni ancora in posizione verticale; le datazioni con il radiocarbonio confermarono che gli alberi risalgono all’epoca imperiale dei Romani, popolo che molto ha apprezzato il Lago, tanto che l’imperatore Augusto vi costruì il primo acquedotto del territorio, lungo 33 km, per fornire acqua alle battaglie navali di Trastevere a Roma; prima di loro gli Etruschi, per raggiungere questo isolato specchio d’acqua avevano scavato un ardito passaggio nella roccia vulcanica, salendo dal lato della Valle di Baccano, che ancora oggi è l’unica via d’accesso nella parte del territorio di Campagnano di Roma.
Angela Testa e Gaetano Mercadante
Fonti: https://potrerogrande.it/lago-di-martignano/