Lago di Stracciacappe

Il lago di Stracciacappe era un piccolo bacino vulcanico che si trovava vicino a quello di Martignano, a est del Lago di Bracciano; deve il suo attuale nome alla presenza, sulla sponda settentrionale, della torre di Stirpa Cappe (XII secolo), il cui nome si è successivamente corrotto in Stracciacappe mentre era noto in epoca romana come lago Papirus o Papyrianus o Paparanus (come si evince da una cartografia risalente al 998). La torre, i cui ruderi sono l’unico elemento architettonico conservatosi del castellare e borgo medievali di Stirpe Cappe, si erigeva in posizione strategica per controllare il transito sulla via Cassia. La vita del piccolo feudo è breve: nella seconda metà del Trecento fu abbandonato dalla popolazione e si ridusse a semplice tenuta. Nel 1604 viene acquistata dal Duca di Bracciano che la rivende ai Giustiniani nel secolo successivo: in tutti questi passaggi il lago segue il destino del feudo, di cui era pertinenza.
Il lago aveva un diametro di circa 1.200 m, e, essendo privo di sorgenti e affluenti, era di modesta profondità (che variava durante l’anno, in base alle piogge): nonostante ciò risulta che le sue acque fossero molto pescose.
Nel 1828 papa Leone XII, per meglio alimentare le mole a grano del Gianicolo, spinte dalla forza idraulica incondottata a Roma attraverso l’Acquedotto Paolo, le quali, durante la stagione estiva, non ricevevano sufficiente energia, pensò di ricorrere alle acque dei laghi di Martignano e Stracciacappe. Tra il 1830 e il 34 furono costruiti una serie di condotti che rovesciavano le acque del lago di Stracciacappe in quello di Martignano, e da quest’ultimo direttamente nell’acquedotto paolino: il risultato fu quello di abbassare la profondità di entrambi, riducendo il minore a una enorme palude di circa 31 ettari di superficie che con le sue rive incerte, durante le piene aumentava sensibilmente e fu, nel corso del secolo seguente, completamente prosciugata.
Nel 1856, la voce corrispondente dell’Enciclopedia dello Stato Pontificio che descrive il lago Stracciacappe prima della bonifica: “È uno dei laghi che trovansi presso alla riva orientale di quello di Bracciano nella Comarca di Roma. Al pari di quello e dell’altro detto Martiniano, presenta agli occhi del geologo i caratteri di un cratere vulcanico estinto. La sua circonferenza è secondo il Calindri, di metri 5686; l’elevazione del suo livello su quello del mare di metri 20,12. La figura n’è pressoché rotonda, e non ha apparentemente alcun emissario naturale. Ma nel 1830 si è fatto un traforo tra questo e quello di Martiniano, per supplire alla deficienza dell’acquedotto Paolino, che da quest’ultimo prende principalmente le sue acque e le conduce fino a Roma dalla parte del Gianicolo e del Vaticano”.
Ora del lago resta solo l’alveo lambito dalla strada sterrata e che con la presenza di un fontanile denuncia ancora l’antica presenza di acqua e naturalmente il canale di Martignano che ne causò la fine.
Angela Testa e Gaetano Mercadante
Fonti: https://www.sotterraneidiroma.it/sites/Lago-di-Stracciacappa